LA FAVOLA DEGLI ASTRI SETTEMBRINI
Tanto tempo fa, quando arrivava l’autunno, le piante perdevano le foglie senza assumere quei colori vivaci che conosciamo oggi. Cadevano a terra semplicemente secche e fragili ma completamente grigie… fino al giorno in cui un piccolo arcobaleno venne a giocare sulla terra, saltando all’ora del tramonto tra i raggi del sole e gli scrosci delle piogge di settembre.
Vide come l’Autunno iniziò a far cadere triste le prime foglie e dispiaciuto andò da Dio: “Buon Dio, prima che arrivi l’inverno, cosa possiamo fare per ricordarci della bellezza dell’estate? Addirittura l’Autunno è triste con tutto quel grigio!”.
Il buon Dio sorrise e iniziò a pensare osservando il piccolo arcobaleno che nel mentre saltava allegro tra i suoi piedi e anche fin sulla sua manica. Infine gli si illuminarono gli occhi e disse: “L’autunno porterà i tuoi colori!” e così fu che da quel momento in poi ogni foglia caduta al suolo si illuminò di toni sgargianti.
L’Autunno sorrise grato quando il piccolo arcobaleno tornò raggiante sulla terra per riprendere a rincorrere saltellando il sole e le nubi al tramonto, fino a quando non incontrò una stellina che gli disse così: “Ciao, piccolo arcobaleno, che bella cosa hai fatto a parlare col buon Dio ma Vi siete dimenticati di tutte le tue sfumature di viola, blu, rosa… e anche di me che sono una delle tante stelline sorridenti che la notte vegliano in cielo!”.
L’arcobaleno non poté che darle ragione e tornò di corsa dal buon Dio per arrivare trafelato e agitato al suo cospetto. “Hai ragione, piccolo arcobaleno, e voglio fare contenta anche la stellina: d’ora in poi, ogni volta che toccherai la terra nascerà una pianta dai fiori che ricordano le stelle e che porteranno i tuoi colori più belli fino ad autunno inoltrato”. Così fu e così nacquero gli Astri Settembrini!
Con questa favola scritta una mattina all’Oasi La Martina volevo omaggiare gli astri che crescevano davanti a casa. C’erano anche quando arrivammo ma, nonostante siano piante vigorosissime e che si accontentano di nulla o poco, vennero purtroppo sradicati durante i lavori di ristrutturazione. Quando mi misi alla loro ricerca nei vivai, non ne trovai manco uno e mi venne detto che probabilmente si trattava di vecchie varietà non più in commercio. A furia di cercarli finalmente li scoprii in alcuni giardini e, infine, addirittura in un fosso, in completo stato di abbandono. Prelevai sei rametti con le loro radici e il risultato non si fece attendere: una nuvola di stelle che, a seconda della luce è pari a una delle più preziose varietà di giada, virando dall’azzurrino ad un delicatissimo lillà. Bentornati a casa!
Stiolo di San Martino in Rio (RE), 7 Ottobre 2016
Confesso che sono innamorata del particolare colore di questi astri e venendo a vivere a Solitaire, non ho potuto fare altro che portare qua qualche rametto nella speranza di vederli rinascere anche qui!
PS: Proprietà riservata - uso consentito su autorizzazione di Raffaela Millonig