IN VOLO


Sono in viaggio: aereo, treno, macchina per rientrare domani notte dall'estero e da un faticoso tour in solitario per impegni personali.


Così ho però tempo per pensare e mi sono ritrovata a guardare di nuovo il mondo dall'alto di un aereo. Mi è sempre piaciuto volare anche se negli ultimi anni, a furia di catastrofi, mi è passata la voglia. Ho preferito rinchiudermi nel mio bozzolo e fare in modo che almeno una parte del mondo venisse da me.


Ma il fascino e le mille domande che mi pongo ad osservare riflessiva la terra come da una lente usata all'incontrario, sono le stesse di sempre: nitide file di case che sembrano presepi o immani e brulicanti agglomerati che, incredibile ma vero, trovo sempre idilliaci e bellissimi entrambi, così come una natura che sembra incontaminata o sviluppatasi in simbiosi con l'umanità. La terra, l'operosità dell'uomo e della natura, da lassù sembrano bellissime e perfette. Anzi, commoventi.


E ogni volta, tra battiti di ciglia per spazzare via le lacrime nascoste di fronte alla bellezza e a una triste verità, mi chiedo perché, nonostante tutto il nostro ingegno, facciamo poi così tanta fatica a vivere in pace tra noi e con la natura. Da lassù non si vede il disastro ma mi basta guardare da un aereo per vedere il mondo come potrebbe e dovrebbe essere. Probabilmente una reazione simile agli astronauti che vedono la terra brillare di blu, di verde e di luce riflessa, immersa nella notte del cosmo.


Non lo so e non risolverò mai l'indovinello ma ogni volta che torno coi piedi per terra, è come se qualcuno di immenso mi avesse fatto un dono molto prezioso.


Stiolo di San Martino in Rio - 19 Aprile 2017


PS: Vorrei citare l'autore della foto ma purtroppo, scaricandola da internet anni fa, non mi ero annotata nemmeno la fonte. Qualora il legittimo proprietario la riconoscesse, è pregato di contattarmi e sarò felice di trascriverne qua i dati.