JJ


JJ e Matisse erano i gatti di una mia amica alla quale piacevano anche i levrieri. Ne aveva adottati due da un gruppo di volontari che si premurava di salvare la vita a quelli che in precedenza erano stati sfruttati per le corse.


Solo dopo l'adozione venne a sapere che parte dell'allenamento di questi cani consiste nel farli correre dietro ad una "preda", viva o finta che sia e che preseumbilmente vengono usati a tal scopo anche dei gatti. Si applicò molto per farli andare d'accordo e, con le dovute cautele, tutto andò bene per un po'... fino a quando uno dei due cani si ricordò dei vecchi insegnamenti  e rincorse e uccise Matisse. A nulla valsero gli sforzi della mia amica per salvarlo.


Nelle ore successive, per evitare che JJ rischiasse di fare la stessa fine, lo adottai di comune accordo con la mia amica che negli anni successivi comunque venne a fargli visita.


JJ era speciale in tutto quello che faceva. Anche se solo dormiva, si sentiva la sua presenza. Spesso era pure presente in occasione delle tantissime riprese televisive quando cucinavo per VegTime, la rubrica di cucina allora in coda al programma Su la Zampa/TRC. Lui fu l'ultimo degli oltre 30 gatti che in quella precisa zona erano scomparsi nel quinquennio precedente. Alle 16:30 del 25 gennaio 2016 uscì di casa dopo esservi tornato per fare merenda e non lo vidi mai più. Nonostante la neve e l'imbrunire, in campagna si lavorava già per potare le vigne ed io, per quanto fossi esausta da un evento importante che avevo organizzato nei due giorni precedenti e nonostante mi fossi pure microfratturata il polso in seguito ad una caduta sul ghiaccio, uscii a cercarlo come sempre da sola e nel freddo intenso. 


Sfinita e infreddolita tornai a casa dopo aver perlustrato tutti i campi senza passare però laddove negli anni precedenti avevo trovato Missi in una trappola abusiva. Ci andai il mattino dopo ma fu troppo tardi. Ci si accorse della mia presenza, mi venne impedito di varcare la cancellata e dovetti aspettare le Forze dell'Ordine mentre dei lavoranti portavano via oggetti non identificati dopo averli fatti sparire in un piccolo carro dalle sponde troppo alte per guardarci dentro e dopo aver smantellato in fretta e furia un manufatto leggero nascosto alla vista di occhi indiscreti.


Nelle settimane successive decisi di affrontare il problema di petto, ossia fatti alla mano. Iniziai ad andare di casa in casa, censendo tutti i gatti scomparsi. Riuscii a realizzare così una mappa che allegai alla denuncia presentata in collaborazione con la LAC e in nome e per conto dell'Associazione Animali Persi e Ritrovati da me ideata. La mappa mostrava dove avvenivano le scomparse ed evidenziava due zone ben distinte. 


Ho sofferto moltissimo. Da quel giorno durante le registrazioni televisive non porto più indumenti bianchi, bensì neri. Ho perso una parte importante di me e il cuore sanguina ancora.


Grazie ai servizi usciti su quotidiani e sul telegiornale, le scomparse cessarono del tutto ma non dimenticherò mai come un anno e mezzo dopo, una certa persona, strettamente coinvolta nel caso di JJ e anche di Missi, che era venuta a sapere che mi stavo separando e che me ne stavo andando da l'Oasi La Martina, non fece altro che ridermi in faccia quando mi incontrò per strada.


Per difendere qualcuno, fosse anche solo un gatto, ci vogliono coraggio e presenza...


Solitaire - Marzo 2018